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Puliamo il Mondo 2017: Domenica 24 Settembre dalle 9:30 alla rotonda Vassallo
per un Mondo più pulito, anche quel piccolo mondo intorno a casa tua!
Il Comune di Lerici ha aderito alla campagna nazionale "Puliamo il Mondo" di Legambiente, campagna che da 25 anni vede giovani, anziani, italiani e non, amministrazioni locali, scuole, aziende uniti in un solo obiettivo: rendere migliore il terrirorio in cui viviamo per lasciarlo il meglio possibile alle nuove generazioni. Un gesto semplice, da fare insieme, per rinsaldare il rapporto tra cittadino e ambiente, comunità e pubblica amministrazione, istituzioni e società. Un momento di riflessione per parlare di periferie, di degrado urbano, di abusivismo (ma anche di politiche e azioni istituzionali sempre più funzionali alla speculazione e alla rendita finanziaria). Un momento per rifletterte sui beni comuni, sul paesaggio, sulla bellezza.
Modulo di segnalazione
Al fine di individuare i luoghi degradati dall'incuria e dalla maleducazione, Il circolo di LEGAMBIENTE Lerici ha predisposto un modulo per raccogliere segnalazioni di siti critici, discariche abusive, abbandono di rifiuti. Il modulo è accessibile on-line (clicca sull'icona verde a lato) oppure qui a questo link
I dati raccolti serviranno, nell'immediato, per organizzare e predisporre gli interventi di bonifica, per quello che si riesce e si può fare durante i giorni della campagna e compatibilmente con le forze messe in campo. L'azione di segnalazione, documentazione e raccolta dati potrebbe essere l'inizio di un presidio costante di cura e tutela del territorio.
All'iniziativa, oltre al Comune, parteciperà attivamente l'Istituto Comprensivo di Lerici.
Modulo di adesione
Chi avuole partecipare attivamente all'iniziativa è pregato di mettersi in contatto con il Circolo di Legambiente Lerici compilando il modulo di adesione on-line (cliccando qui o sull'icona a lato), per e-mail o per telefono ai numeri:
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Giovanni: 3275790231
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Tiziana: 3334580704
Informazioni presso il circolo di Lerici:
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o direttamente a Legambiente nazionale:
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EDUCAMARE un progetto di educazione scientifica e ambientale
Quello dei rifiuti marini, in particolare la frazione plastica, è un fenomeno di rilevanza globale, che ha effetti devastanti non solo sulla biodiversità, ma anche sulla qualità delle acque e degli interi sistemi territoriali. Un fenomeno ancora scarsamente mappato del quale si intuiscono facilmente i pericolosi effetti a breve e lungo termine. Gli studi condotti da numerose organizzazioni in tutto il mondo delineano la plastica in mare come una vera e propria piaga globale che va ad aggiungersi alla lunga lista delle questioni ambientali che affliggono il nostro pianeta. Si stima che i frammenti di plastica negli oceani raggiungano i 5 trilioni di tonnellate, con un incremento di 10 ton/anno. Diversi i progetti che interessano da vicino il nostro terriotorio.
MedseaLitter, progetto europeo con capofila l'Ente parco delle 5 Terre e Legambiente Liguria tra i partner principali.
SEACleaner, progetto ideato dall'istituto di Scienze Marine ISMAR - CNR in collaborazione con il DLTM, Distretto Ligure delle tecnologie Marine e l'Istituto di Geofisica e Vulcanologia INGV, con la finalità di coniugare la ricerca con l'educazione all'ambiente marino. Progetto che dal 2014 ha coinvolto numerosi istituti scolastici, provenienti da diverse regioni italiane, nel programma di monitoraggio dei rifiuti di origine antropica spiaggiati lungo il litorale di diversi parchi marini, compresi nell'area del Santuario dei Cetacei. (carta di paternariato dei comuni)
La "citizenscience", la ricerca scientifica partecipata da semplici cittadini, è stata il fulcro del progetto attraverso il coinvolgimento degli studenti ed insegnanti nella raccolta ed analisi dei dati raccolti.
Il progetto, in una fase successiva, ha visto la partecipazione dell'ENEA (sede di Pozzuolo di Lerici) nella raccolta dei dati sulle "microplastiche", sempre lungo i litorali di diversi parchi marini, nonchè l'ideazione di percorsi scolastici mirati al coinvolgimento di intere classi di scuola superiore, come i "marine litter campus" e numerosi progetti di "alternanza scuola lavoro".
Da queste esperienze, è nata l'idea di un nuovo progetto di educazione scietifica ed ambientale, Educamare, ideato dall'ISMAR-CNR in stretta collaborazione con Legambiente Circolo di Lerici, progetto che prevede la partecipazione delle scuole del territorio, non solo superiori ma anche medie ed elementari, grazie ad azioni di peer - education (educazione "fra pari").
Educamare si prefigge di fare conoscere, il piu' possibile, nel nostro territorio, le problematiche connesse alla dispersione in mare dei rifiuti con azioni concrete, portate avanti dagli studenti stessi in collaborazione con i loro insegnanti, le associazioni, gli Enti coinvolti e con le Amministrazioni Locali coinvolte.
Nell'ambito della rassegna letteraria "LERICI LEGGE IL MARE 2017", la dott.ssa SILVIA MERLINO del CNR-ISMAR presenterà, sabato 9 Settembre alle 21:00, il documentario "MARINE RUBBISH" realizzato all'interno del progetto SEA Cleaner. Un documentario che racconta, in maniera accessibile a tutti, le ricerche che, all'interno dell'Istituto di Scienze Marine del CNR, ma anche di altre istituzioni o università (come il Distretto Ligure dlele Tecnologie Marine, L'Istituto di Geofisica e Vulcanologia e l'Università di Pisa - dipartimento di Biologia Marina) si stanno effettuando nel settore che riguarda l'inquinamento marino e, piu' in particolare, in quello dei "marine litters", nella zona compresa fra Toscana, Liguria e Francia denominata "santuario dei cetacei". Particolare attenzione viene posta sulle iniziative di "scienza partecipativa" , o citizen science, che sempre piu' spesso accompagnano alle esperienze sociali ed educative anche reali ricadute scientifiche.
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Riciclaestate 2017
Mercoledi 16 Agosto sera, alla Marina di San Terenzo
Ricliclaestate 2017 ritorna a Lerici, alla marina di San Terenzo, per imparare, giocando, a riutilizzare e recuperare oggetti e materiali prima che diventino rifiuti. Cercare di ridurre lo spreco e imparare a differenziare in modo corretto per recuperare e rimettere in circolo materie prime preziose come alluminio, carta, vetro, plastica che altrimenti andrebbereo a finire in discariche pericolose per l'ambiente naturale e per la salute e il benessere degli esseri viventi.
scarica la brochure
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CAMPIONAMENTO CON IL MANTA TRAWL
( 5Gyres Arctic Expedition 2016 - Alcuni partecipanti alla spedizione con il manta trawl prima del campionamento - Foto di Franco Borgogno)
il manta trawl (rete a strascico manta, così detto perchè ha una grande bocca e delle ali, come una manta) si utilizza sia per campionare il plancton, che le microplastiche, piccole particelle di plastica, più piccole di un millimetro, risultato dalla frammentazione di oggetti più grandi ma anche rilasciati direttamente nell'ambiente da scarti di lavorazione, dalle microsfere presenti in saponi e prodotti cosmetici, dal lavaggio di tessuti sintetici, dalle gomme degli autoveicoli. Il giornalista e scrittore Franco Borgogno, domenica 10 Settembre, ne parla nel suo libro "Un mare di plastica".
Come funziona il manta trawl
Lo strascico è un sistema molto semplice ed efficace per campionare la superficie del mare. Consiste in un retino a maglie molto fini montato su una struttura munita di alettoni per garantire il corretto assetto durante lo strascico. Viene calato in mare e trainato per un tratto determinato (normalmente un campionamento copre due miglia nautiche (3,7 Km)), quindi, issato a bordo, viene recuperato tutto quello che è rimasto intrappolato nella reticella a tubo. Il materiale raccolto viene poi catalogato e analizzato.
Le microplastiche nel Mar Mediterraneo
Frammenti di plastica stanno inquinando fiumi, laghi, mari e oceani di tutto il pianeta. La presenza di microplastiche nel mar Mediterraneo è uno dei tanti problemi emergenti per il potenziale impatto tossico sull'ecosistema. Ancora sottovalutato l'effetto chimico dovuto ai processi di degradazione delle plastiche che rilasciano componenti e aditivi usati nei processi di lavorazione, e alla capacità che la plastica ha di assorbire e vettoriare composti come PCB e DDT . Sostanze altamente tossiche e nocive che vengono ingerite da uccelli, cetacei, pesci, molluschi e crostacei molti dei quali arrivano sul mercato ittico. La contaminazione risale così la catena alimentare per arrivare infine sulle nostre tavole.
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Consapevolmente 2014 - Villa Marigola
Domenica 8 Giugno 2014 al Centro Congressi Carispezia di Villa Marigola a Lerici,
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15:00 Massimo Bray - Bellezza e tutela del paesaggio
Costituzione Italiana Articolo 9: La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Il richiamo alla costituzione per affiancare alla dimensione della memoria fondativa del presente quella del futuro da progettare e da costruire, quell’«andare avanti sulla strada intrapresa». A costruire, o a ricostruire, un futuro diverso e migliore, in un impegno a «resistere» sia a quei drammi che a volte la natura o la storia ci costringono ad affrontare, sia a quei comportamenti umani che spesso si oppongono alla realizzazione pratica di idee che tutti consideriamo, o dovremmo considerare, idee giuste, quali appunto una corretta tutela, ma anche una adeguata valorizzazione, del nostro patrimonio artistico, culturale, paesaggistico e ambientale.
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17:00 Stefano Ciafani - La tutela dell'ambiente nella coscienza collettiva
La tutela dell'ambiente, il contrasto allo spreco, allo sfruttamenti indiscriminato di risorse vitali non rinnovabili, il riuso e il riciclo di beni e materie prime, la produzione di energia, la salubrità dell'ambiente, la tutela di beni comuni come l'acqua e l'aria entrano nel processo di trasformazione sociale, economico, culturale e anche antropologico che stiamo vivendo. La presa di coscienza collettiva sui temi ambientali spinge ad un cambiamento radicale del comportamente e ad una rapida evoluzione del sistema di regole, leggi, patti e trattati che governano i popoli e le nazioni. Interessi economici e geopolitici diversi contrastano l'evoluzione verso forme di governo democratiche fomentando guerre e tensioni internazionali.
x Vivilerici GC
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Fondali Puliti - 2014
Domenica 25 Maggio alle 9.30 a Lerici - Rotonda Vassallo, l'ASD La Rotonda, l'associazione La Tribù diving academy, Legambiente circolo di Lerici per la giornata nazionale Fondali e Spiagge pulite.
Nello specchio di mare davanti alla rptpnda Vassallo, una bella esperienza di volontariato e un gesto di grande significato simbolico per chi ama il mare, lo rispetta, ci lavora, come l'associazione 'La Tribù' che organizza corsi di diving e escursioni nel nostro magnifico Golfo.
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Traffico di rifiuti tossico-nocivi
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Rinviata l'archiviazione dell'inchiesta sulle Navi dei Veleni. Il giudice del tribunale di La Spezia ha accolto la richiesta di Legambiente ritenendo rilevanti i documenti presentati. Il rinvio consentirà a Legambiente di acquisire nuova documentazione sempre che ci sia la volontà da parte delle Istituzioni di desecretare la mole di documenti celati dal "segreto di Stato"
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Le macine in pietra del Caprione
Il territorio lericino continua a stupire con i suoi reperti meno noti e in completo abbandono.
Le macine a ruota azionate da un remo, consistono in un seggio in pietra sul quale è scavata una sede semicircolare all’interno della quale lavora una ruota fulcrata. La più nota si trova nell’isola del Tino tra le rovine di un monastero benedettino della seconda metà dell’XI secolo. Tre macine simili si trovano nell’attuale territorio del Comune di Lerici : Barbazzano, San Lorenzo e Narbostro. Fra le tre,la più completa è quella di Barbazzano, dove si possono vedere il seggio, il fulcro e parte della macina. La macina di Barbazzano l’ho vista per la prima volta negli anni ‘60, durante un’escursione scolastica. All’epoca si trovava inserita in uno dei tanti muri a secco poco distante dalla torre dell’antico borgo. Sembrava un abbeveratoio. Sotto la chiesa c’era una vasca rettangolare scavata in un blocco di pietra e ben più profonda e regolare che è scomparsa negli anni a seguire. Solita fine che avrebbe fatto il seggio della macina a remo se non fosse stata così pesante e difficile da trasportare. L’ho ritrovata un decina di anni dopo, durante le mie assidue frequentazioni del borgo in compagnia di un amico,Volpi Vincenzo, con il quale condividevo l’interesse storico del luogo. Intorno, cercando tra i muri a secco ricostruiti dai contadini nei secoli successivi all'abbandono del borgo rinvenimmo una parte della macina ( ruota) con foro a sezione quadrata e spezzato in due parti perfettamente combacianti, la pietra molto simile, dimensioni a parte, ai cardini che sitrovano nella chiesa e nella torre. Lo scalmo, il fulcro del meccanismo.La più “strana”fra le macine, è quella di Narbostro perché è amovibile e scavata su una vena di roccia affiorante. La macina di San Lorenzo era inizialmente collocata vicino ai ruderi della vecchia chiesa, ed è stata spostata , fortunatamente senza danni con mezzi meccanici durante i lavori per tracciare una strada sterrata che scende verso il Magra Parte della macina, molto simile a quella di Barbazzano si trova interrata. Impugnando il remo con una mano, la sola estensione dell’avambraccio è sufficiente con una ruota (macina) di raggio m 0,50 a ricoprire il tracciato del seggio. Lo sforzo è minimo pesando la macina circa kg.10. Rimane da capire che cosa si frantumasse con la macina o che cosa si sfibrasse. Una “macina così costruita consentirebbe non solo uno sfregamento ma anche un martellamento dall’alto in basso. Nel seggio i bordi del solco non sono alti e non è facile ipotetizzarne un uso specifico. Non bisogna dimenticare, che nel medioevo, le tasse sul macinato gravavano e preoccupavano non poco i contadini avvalorando l’ipotesi che i manufatti ritrovati altro non siano che il mezzo per poter evadere la vessazione. Il seggio di Narbostro, intrasportabile e distante da siti abitativi noti, potrebbe esserne una conferma Probabilmente esisteva una quarta in Portesone, dove nel mese di luglio del 2012, in un muro a secco, ne rinvenivo una parte che merita un più attento esame. Le nostre macine al contrario di quanto si pensava non sono uniche. Parte di macina, con la relativa canalizzazione a settore circolare, è stata ritrovata e collocata nel Museo-Centro Studi Malaspiniani di Mulazzo. E' importante sapere che di questo tipo di macine ne sono state trovate altre 3 a Buita in provincia di Massa, da un team di ricercatori composto da Luisa Collorafi, Marco Girlando e Lorenzo Pecunia. Le foto che Pecunia mi ha gentilmente trasmesso, riproducono macine molto simili alle nostre. Soltanto una si discosta dalla tipologia conosciuta perché presenta nel seggio due incavi o alloggiamenti che dovevano sorreggere un’incastellatura particolare.
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5^ Rapporto di Valutazione sul Cambiamento Climatico
Il panel Internazionale sui cambiamenti climatici (IPCC) ha presentzto lo scorso marzo la relazione del secondo Gruppo di Lavoro: "Climate Change 2014: Impacts, Adaptation and Vulnerability". La relazione segue quella del primo gruppo di lavoro, presentata lo scorso settembre, dove si fa il punto sullo stato della scienza del clima. La terza e ultima relazione sulla "Mitigazione", in programma per fine aprile, tutto quello che si può e si deve fare per ridurre gli effetti del cambiamento climatico. Questa seconda relazione mette in luce in modo esplicito i rischi derivanti dagli aumenti di temperatura e sugli adattamenti in corso. Che il clima sia cambiato non è più oggetto di discussione, gli effetti di questo cambiamento però possono essere molto diversi a secondo della zona, delle condizioni dei territori e dello stato politico, economico, sociale e ambientale dei diversi paesi. Il Quinto Rapporto di Valutazione (AR5) sui cambiamenti climatici ( il Quarto è del 2007) offre una visione chiara e aggiornata dello stato attuale delle conoscenze scientifiche in materia di cambiamenti climatici, evidenzia rischi ma anche possibilità e opportunità di mettere in atto politiche di protezione e mitigazione, modificare gli indirizzi economici e produttivi, contenere l'utilizzo di risorse scarse come l'acqua, ridurre drasticamente gli sprechi di energia, gli sprechi alimentari, promuovere una mobilità intelligente e sostenibile. Adattamento e mitigazione i nuovi paradigmi che si possono trasformare in opportunità di sviluppo e di innovazione. Ulteriori informazioni riguardanti struttura, contenuto e come il AR5 è stato preparato sono disponibili nel documento di riferimento AR5 e nella pagina del documento di sinteri e sui siti web dei gruppi di lavoro. (gruppo 1, gruppo 2, gruppo 3 )
Guarda il video Presentazione II gruppo di lavoro
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Johann Wolfgang von Goethe - Viaggio in Italia
"Napoli, 28 Maggio 1787 .... Un numero rilevantissimo di persone, in parte uomini di mezza età, in parte ancora ragazzi, quasi tutti straccioni , sono occupati a trasportare sugli asini la spazzatura fuori dalla città. La campagna che circonda Napoli è tutta un immenso orto: è un piacere osservare l'incredibile quantità di verdura che vien portata in città tutti giorni di mercato e come l'industria umana riporta poi alla campagna i rimasugli e i rifiuti della cucina, per accelerare lo sviluppo della vegetazione. Dato il gran consumo di legumi, i torsoli e le foglie di cavolfiori, dei broccoli, dei carciofi, dei cavoli dell'insalata, dell'aglio costituiscono una parte notevole della spazzatura della città; e ognuno cerca di raccoglierne quanto più può..... Servi, ragazzi, i padroni stessi vanno e vengono dalla città durante la giornata quanto più possono, e quella è veramente per loro una preziosa miniera.....Mi é stato assicurato che talvolta due di questi individui fanno società, comprano un asino, prendono a fitto da un proprietario più benestante un pezzo di terra, e così, lavorando assiduamente, dato questo clima felice, in cui la vegetazione non si arresta mai, riescono a dare alla loro industria uno sviluppo non indifferente"
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