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Giovanni Cortelezzi - Legambiente Liguria
http://superhub-project.eu/about.html presentazione features
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SUPERHUB è un progetto co-finanziato dall'Unione Europea che coinvolge 20 partner fortemente impegnati nella realizzazione, entro il 2014 e dopo 36 mesi di ricerca, sviluppo e test su larga scala, di una piattaforma open source e mobile app, in grado di pianificare percorsi urbani personalizzati, combinando in tempo reale tutte le offerte di mobilità
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SUPERHUB fornisce un approccio integrato "user-centric" di sistemi di mobilità metropolitani intelligenti multi-modali. E' una piattaforma aperta in grado di combinare in tempo reale tutte le offerte di mobilità tra i soggetti interessati insieme ad una serie diabilitazioni di servizi di mobilità in grado di soddisfare le esigenze degli utenti, di ridisegnare opzioni di percorso di trasporto e, nel contempo, promuovere e incentivare cambiamenti comportamentali.
SUPERHUB promuove la creazione di un ecosistema di servizi per una nuova mobilità urbana in cui tutti gli attori sono rappresentati, e l'adozione di comportamenti virtuosi è facilitata dallo sviluppo di una piattaforma aperta in grado di:
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gather real-time data from all possible mobility sources
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provide matchmaking and negotiation capabilities between providers and consumers of mobility offers for better routing decisions
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consentire lo sviluppo di servizi di mobilità in grado di soddisfare le esigenze degli utenti e stimolare cambiamenti comportamentali.
LEGAMBIENTE tra i 20 partner internazionali si è occupata della parte di ascolto e di governo delle attività partecipative nella fase preliminare di affinamento del progetto. Si sta occupando ora della fase di testing su ampia scala - Tre città coinvolte: milano, barcellona, Helsinki con quasi 2000 cittadini coinvolti
Quanto sono social i social network?
Google: condivisione viaggi
google: scambio casa
la negoziazione viene fatta direttamente tra le parti - passaggi mediamente lunghi/extraurbani
i dati non sono pubblici
la negoziazione viene fatta da uber che si tiene il 20% - dedicato prevalentemente all'area urbana
i dati non sono pubblici
Trasformazioni socio/economiche e culturali
Condivisione, partecipazione, forme autonome di organizzazione ( e di produzione di reddito), valore d'uso dei beni, da bene di consumo a mezzo di produzione
il cambiamento che la società affronta muta anche la dinamica della domanda e dell'offerta
a fine ottocento nascevano (i network sociali): le società di mutuo soccorso (e le cooperative)
e ora?
manifattura - 25% (in 10 anni persi 120K aziende 1M posti di lavoro)
agricoltura +65% (dal 2007)
(La Stampa 05/06/2014) ... Si torna alla terra: «Quasi un’impresa agricola italiana su tre - segnala Coldiretti - è nata negli ultimi dieci anni, il 6.9% dei titolari di impresa ha meno di 35 anni ed è alla guida di 54.480 aziende». I giovani puntano su un servizio più ampio: agriturismi, fattorie didattiche, vendita diretta, produzione di cosmetici naturali e prodotti conservati, dall’agrigelateria al wedding planner eco-compatibile, fino ai bio-ingegneri che combattono il dissesto idrogeologico utilizzando le piante
Trasformazioni ambientali sotto la spinta del cambiamento del clima
Roma, 19 mar. – (Adnkronos) – La crescita del Pil Usa e' stata rallentata nei mesi estivi "in parte per via delle avverse condizioni meteorologiche". Lo scrive la Federal Reserve nella dichiarazione al termine della riunione del Federal Open Market Committee. La banca centrale segnala indicazioni contrastanti dal mercato del lavoro, ma con "ulteriori miglioramenti": in ogni caso, si sottolinea come il tasso di disoccupazione resti elevato.
Compito della politica agganciare e Governare le trasformazioni in atto, rappresentando interessi specifici di equità e giustizia sociale
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Da un lato, non soltanto le scienze, ma anche la vita quotidiana stanno facendo i conti con l’incertezza e la non prevedibilità, con l’intersecarsi di livelli macro e micro, con l’aumento delle informazioni e della loro accessibilità in tutti i campi, con l’incapacità delle logiche lineari di dare conto di eventi e dinamiche: il mondo che si trasforma sotto i nostri occhi chiede di costruire, apprendere ad adottare forme nuove di pensiero e di azione. In questo contesto, la politica non può esimersi da questo ripensamento dei linguaggi, dei metodi, delle pratiche, ma, anzi, per la sua posizione nel sistema del sapere è chiamata ad essere una frontiera culturale lungo la quale possono e devono delinearsi nuovi modelli.
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Dall'altro agli enti è richiesto, oggi, di adeguarsi a nuovi disegni, ma anche di essere soggetti attivi di una sperimentazione che chiede di ripensare processi, procedure, regole di gestione. Spesso, pur nei vincoli e nei limiti che caratterizzano la gestione pubblica, sono chiamati a ingegnerizzare i propri strumenti e metodi.
La politica ha bisogno di visioni:
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promuovere la qualità della vita
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capacità di creare futuro
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capacità di crescita
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creare un luogo da abitare
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promuovere l'efficenza e ridurre gli sprechi
Smart City - Paradigma
E’ una Città che tende ad elevare il livello di qualità della vita, sobria nei consumi, nell'uso delle risorse e rispetto per l'ambiente.
Una Città he favorisce la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali, promuove e condivide la conoscenza e l'intercultura. Una Città connessa e osmotica con il proprio territorio, nodo di una rete globale.
Una Città che sa usare le tecnologie per governare i propri processi di trasformazione, correggere errori, rapida nelle decisioni, attiva e proattiva
Una Città che parla e ascolta, l'internet delle cose (IOT) fa acquisisre un ruolo attivo a una quantità di oggetti facendoli diventare collettori e distributori di infotrmazioni: dall'uso ottimizzato dell'energia (smart grid) alla gestione della mobilità inserendo criteri di scelta, di controllo e di interazione con i livelli organizzativi e decisionali ancora da immaginare ( scuola, lavoro, tempo libero) alla gestione dei servizi al cittadino all'offerta turistica, ai servizi (e governo) di logistica e movimento (in particolare nell'area urbana) delle merci.
La città intelligente ha per finalità la propria crescita, proliferazione, estensione, e l'apertura al mondo (osmotica e connesso con il proprio territorio). In una prospettiva politica, le grandi fasi della dinamica dell'intelligenza collettiva sono l'ascolto molecolare dei collettivi (ascoltare, far emergere la miriade di idee, argomenti, relazioni, fatti, valutazioni, rendendoli visibili, udibili), l'espressione (dei problemi più importanti per la vita collettiva, successivo all'ascolto), la decisione (a partire da vere e proprie elaborazioni collettive dalle quali la minoranza non risulterà schiacciata, ma essenziale), la valutazione (le modalità saranno oggetto di dibattiti permanenti), l'organizzazione (distribuire funzioni e organi in seno alla città, non separazioni artificiali, prese di potere, ma individuazione di garanti, amministratori e esecutori dell'intelligenza collettiva), le connessioni (che prendono in esame la “disorganizzazione” complementare), la visione emergente, una visione globale che non viene dall'alto, non proviene da un organo separato: emerge dalle interazioni e dai contatti, è plasmata dai progetti comuni.
Oggi in politica si fronteggiano 2 temporalità molari e uniformanti: quella della politica-spettacolo, discontinua, esplosa, senza memoria, senza progetto, incoerente; quella degli stati e delle burocrazie, lenta, conservatrice, governata dai riferimenti al passato. Quella della politica di retroguardia che non interviene nei processi di trasformazione ma ci si adegua e li subisce
Tra questi due scogli, la democrazia in tempo reale si sforza di seguire e rispettare i molteplici fili delle temporalità molecolari: quelli delle persone, delle diverse comunità eterogenee, dei problemi, ognuno col proprio ritmo. E' un'improvvisazione sinfonica: le voci si accordano, si rispondono, il ritmo è un'arte. (-->levy)
Creazione di lavoro, sviluppo di idee, iniziative, opportunità
social innovation (IS)
“Definiamo innovazioni sociali le nuove idee (prodotti, servizi e modelli) che soddisfano dei bisogni sociali (in modo più efficace delle alternative esistenti) e che allo stesso tempo creano nuove relazioni e nuove collaborazioni. In altre parole, innovazioni che sono buone per la società e che accrescono le possibilità di azione per la società stessa”
corporate social responsibility, CSR
(dal festival dell'economia di Trento 2014)
L'evento ha visto l'intervento di vari soggetti pubblici e privati che sono andati dalla provincia autonoma di Trento, ai bandi e competizioni che finanziano le startup, dagli incubatori che settore per settore fanno nascere e crescere le imprese, fino a arrivare alle singole esperienze di startup e alle idee di giovani che vorrebbero diventare impresa. Oltre 100 relatori in diversi settori imprenditoriali si sono raccontati con l'aiuto degli incubatori trentini davanti a quasi mille giovani e non solo che hanno partecipato all'evento come spettatori o attivamente all'interno dei 13 laboratori formativi. In quattro giorni molto densi Allora Crealo! ha ospitato le varie fasi di un vero e proprio ecosistema che intercetta e rielabora le nuove dinamiche del mondo del lavoro e risponde creandolo. Il successo dell'evento, l'importanza dell'argomento e la curiosità delle esperienze hanno fatto nascere nuove idee per valorizzare il tema e hanno messo in luce le potenzialità di progetti creazione d'impresa realizzati in sinergia tra enti pubblici e privati. Interessante notare come la nuova imprenditoria si configura come una comunità del cambiamento, perché è in grado di interpretare l'innovazione non più solo in termini tecnologici ma anche in termini sociali. Ecco che le nuove startup si rivelano più attente al bene comune - ha spiegato il presidente di Euricse, Carlo Borzaga - facendo propri temi quali la condivisione, l'ecosostenibilità, la rigenerazione, la soluzione di problemi sociali in una contaminazione tra economia e società e tra finanza e sociale che risponde in maniera innovativa alle sfide del futuro. Approfondimenti e link: www.alloracrealo.it
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