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Creare Lavoro e guadagnarci in Salute
Andare in bicicletta fa bene al cuore, alle ginocchia, ai glutei, alla schiena, alla cellulite. La bici brucia grassi, non benzina. (e per i maschietti: attenzione alla sella!). La bicicletta crea lavoro e posti di lavoro: meccanici, manutentori, venditori, accompagnatori, consegne a domicilio, osterie ecc.
LEGAMBIENTE ha misurato il valore economico del "sistema bicicletta", in termini sia di fatturato che di risparmi, in oltre 4 miliardi di Euro:
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Euro 1.161.540.000 mercato bici, componentistica, accessori, riparazioni
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Euro 1.054.059.446 benefici sanitari legati ad attività fisica e a conseguente riduzione sedentarietà
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Euro 960.000.000 benefici sanitari e sociali per i bambini
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Euro 193.180.000 benefici derivanti dalla riduzione dell'assenteismo sui luoghi di lavoro
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Euro 94.391.611 riduzione dei costi ambientali dei gas serra
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Euro 428.000.000 riduzione dei costi sociali dei gas serra
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Euro 18.266.921 miglioramento della qualità dell'aria
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Euro 12.840.000 contenimento dei danni sanitari causati dal rumore
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Euro 127.309.788 risparmio di carburant
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Euro 107.000.000 contenimento costi delle infrastrutture e dell'artificializzazione del territorio
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Evergreen in Festa - Merenda solidale
Fave, formaggio e salame! Merenda solidale con musica dal vivo. Giovedì 1^ Maggio dalle 16:00 alle 19:00 anche se piove! (guarda il meteo) Località La Serra di Lerici, Via Zanello 25 (seguite le indicazioni)
- Meglio prenotare! SMS: 3311408592 e-mail:
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In vendita piante aromatiche, piante grasse, piantine da orto, fiori. Il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Manlio Canepa ONLUS a sostegno del progetto EVERGREEN
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NEL SENTIERO DI LAWRENCE TUTTA LA CRISI DEI COMUNI di Giorgio Pagano - 25 aprile 2014 Marco Preve ha raccontato su Repubblica una vicenda emblematica: un magnate russo ha comprato dal Comune di Lerici un sentiero storico a Fiascherino per poter ampliare la sua villa. Ne costruirà un altro ai margini della sua proprietà, e darà al Comune un milione di euro; ma il valore del suo immobile sarà notevolmente incrementato. La vicenda è emblematica perché ci spiega bene la crisi dei Comuni italiani. Innanzitutto crisi di idee: se il nostro futuro è il turismo “attivo” e “emozionale”, che cerca natura, paesaggio, storia e cultura, Lerici dà, almeno in questo caso, un messaggio nella direzione opposta. Lerici è stata una terra amata e frequentata dai poeti -il sentiero di Fiascherino è legato alla permanenza di David Herbert Lawrence- e da questo tratto fondante della sua tradizione dovrebbe ricavarne un “progetto bandiera” per l’avvenire. Ma di questa progettualità non c’è traccia.
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LERICI RIBELLE
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di
Città della Spezia 27 aprile 2014
Il mio primo ricordo della villa del “Fodo” risale all’infanzia: come tutti i bambini di Lerici, nelle belle domeniche andavo in collina, alla Rocchetta o a Montemarcello. Mio padre, lericino e lavoratore del Muggiano, mi raccontava della tipografia clandestina. Poi ci sono tornato da ragazzo, dopo aver letto il bel libro di Giuseppe Fasoli a essa dedicato (si veda, in questa rubrica,”Giuseppe Fasoli, un comunista, un cristiano, un liberale”, 16 giugno 2013). Ora è una mia meta consueta, in compagnia degli amici della sezione Anpi di Lerici. Sono salito al “Fodo” anche nei giorni scorsi, per celebrare il 25 aprile. C’erano i ragazzi delle scuole, con i loro insegnanti e con le guide naturalistiche del Parco Montemarcello-Magra. Mario Peoni dell’Anpi ha raccontato la storia della tipografia clandestina, avvincente come un romanzo. Qui vennero stampati i volantini dello sciopero del marzo 1944, commemorato il 24 aprile all’Oto Melara dal Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz. La tipografia fu installata nel novembre 1943. La macchina, pesantissima, fu prelevata a Spezia e nascosta in un carro coperto di fieno trainato da un robusto cavallo. Giunta a destinazione, fu montata all’interno di una cisterna sotterranea nell’aia della villa, in modo tale che non se ne sentisse il rumore durante il funzionamento. Un partigiano stampava, l’altro sorvegliava.
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.. e questo è il fiore del partigiano, nato nella Libertà
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- Art. 1.
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
- Art. 2.
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
- Art. 3.
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, dilingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
- Art. 4.
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
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- Art. 9.
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Costituzione Italiana (PDF)
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