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Registro Nazionale Aiuti di Stato

Registro Nazionale degli Aiuti di Stato

  • Il Registro Nazionale degli Aiuti di Stato è lo strumento nazionale per verificare che gli aiuti pubblici siano concessi nel rispetto delle disposizioni previste dalla normativa comunitaria, al fine di verificare il cumulo dei benefici e, nel caso degli aiuti de minimis, il superamento del massimale di aiuto concedibile previsto dall’Unione Europea.
  • Oltre alle funzioni di controllo, il Registro rafforza e razionalizza le funzioni di pubblicità e trasparenza relativi agli aiuti concessi, in coerenza con le previsioni comunitarie.

The Digital Economy and Society Index (DESI) is a composite index that summarises relevant indicators on Europe’s digital performance and tracks the evolution of EU Member States in digital competitiveness.

 

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Mediterraneo vuole essere uno strumento di una città civile e libera, che si impegna a fare cultura, a partecipare allo scambio di idee, a cogliere le urgenze dell’attualità, a incontrare e ascoltare i protagonisti della vita culturale italiana, a far crescere un pensiero critico e riflessivo, a formare, d’intesa con scuole e università, le nuove generazioni.
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GRIS30 Gestione Rete Impresa

Il progetto si propone di:

  • fornire alle piccole e micro imprese uno strumento di gestione  per le attività commerciali  e di relazione, aumentandone  la visibilità e la capacità di azione e stimolandone la crescita economica
  • promuovere l’aggregazione e la collaborazione tra imprese, la condivisione delle conoscenze, la creazione di valore sociale attraverso un modello organizzativo a rete di tipo paritetico.

www.gris30.eu

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Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo offre un quadro d’insieme dei diversi aspetti economici e sociali del nostro Paese, della sua collocazione nel contesto europeo e delle differenze regionali che lo caratterizzano

 

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Pontili Si, Pontili No, Pontili un Cappero!

  • Giovanni Cortelezzi 20/08/2024

Riemerge, in questi ultimi tempi, il progetto di "Riqualificazione degli ormeggi con l'installazione di pontili galleggianti nella rada di Lerici" Progetto che dopo un lungo e annoso percorso a zig-zag è stato presentato in forma "definitiva" il 24/08/2023 al Ministero dell'Ambiente e delle Sicurezza Energetica (MASE) per la verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA)
In pochi avranno letto il progetto nell'ultima sua stesura, ancora meno le osservazioni fatte e, dal tono degli articoli comparsi in queste ultime settimane sui quotidiani, nessuno della Giunta Comunale ha letto il parere della commissione Ministeriale (per i più curiosi: Parere n. 902 del 24 novembre 2023 a questo link https://va.mite.gov.it/File/Documento/947937 da pagina 21 a pagina 25)
La commissione Ministeriale oltre ad accertare che il progetto va sottoposto alla Valutazione di Impatto Ambientale, rileva che (pagina 21) "... La Commissione ritiene che gli elaborati progettuali presentati, pur fornendo una buona descrizione generale delle opere che il Proponente intende realizzare, manchino dell'analisi e descrizione di alcuni aspetti fondamentali per la valutazione dei potenziali effetti ambientali, fra cui la cantierizzazione e le ragionevoli alternative; inoltre, evidenzia che il Proponente dichiara altresì che con la nuova disposizione si realizzeranno n. 28 nuovi posti barca con un aumento della concessione di 1.596,00 m2 rispetto ai 45.968,00 m2 attuali per complessivi 47.564,00 m2, con un aumento del 3,5% circa dello specchio acqueo richiesto in concessione rispetto all'attuale. ..."
Interpretando e riassumendo il parere della commissione:
1. Non sono state esaminate soluzioni progettuali alternative (per chi ne avesse voglia a questo link le osservazioni del nostro circolo di Legambiente https://va.mite.gov.it/File/Documento/914647 )
2. Manca la verifica preventiva dell'impatto sul patrimonio archeologico (parere del Ministero della Cultura https://va.mite.gov.it/File/Documento/908933 )
3. Manca uno studio di impatto sui beni culturali e sul paesaggio
4. Non sono stati verificati gli effetti cumulativi relativi ad altri progetti previsti in quell'area ("riqualificazione del Lungomare")
5. Mancano completamente considerazioni sulla cantierizzazione
6. Non viene tutelata la presenza di habitat e di specie protette
7. Non sono evidenziati gli impatti sulla qualità dell'acqua, dell'aria, del rumore
8. Non viene evidenziato l'impatto sulla viabilità
9. Manca la caratterizzazione del territorio, della popolazione, della salute umana, del biota marino e l'analisi dei possibili effetti del progetto su dette componenti
10. E' stata omessa (nel progetto) la foce del Carbognano
11. Non è chiaro dove verranno messi i servizi igienici
12. Non è stato approfondito lo studio di ricadute negative sul paesaggio
13. Manca un piano di monitoraggio dell'impatto sulle componenti ambientali, sulla circolazione dell'acqua, sulla possibile facilitazione di ingresso di specie aliene
E, come viene sottolineato dalla commissione negli aspetti idraulico-marittimi (pagina 22-23) " ... L'evento estremo del 2018 evidenzia l'inattendibilità delle modellazioni eseguite su dati temporali limitati al citato ventennio, non attuali anche alla luce dell'evidente incremento in intensità e frequenza di eventi estremi, come pure confermato dalle recentissime mareggiate verificatesi fra fine ottobre primi di novembre del 2023. A fronte della portata del progetto che comporterà un diverso assetto della rada di Lerici, la Commissione rileva, pertanto, la necessità di verifica della fattibilità del progetto previo un maggior approfondimento degli aspetti idraulico-marittimi, aggiornando la relazione specialistica con le modellazioni dell'agitazione interna alla rada in conseguenza degli eventi meteomarini di ottobre-novembre 2023."

INCREDIBILE: per il modello di calcolo alla base del progetto sono stati utilizzati dati vecchi e inattendibili

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Giardini di Lerici, il costo del non fare

  • Giovanni Cortelezzi 10/07/2024

“Il modo migliore di trattare le questioni ambientali è quello di assicurare la partecipazione di tutti i cittadini interessati, ai diversi livelli”.
E’ così che il decimo principio della Dichiarazione di Rio sull’Ambiente e lo Sviluppo (1992) stabilisce l’inestricabile relazione tra trasparenza, sensibilizzazione, accesso agli atti amministrativi e partecipazione ai processi decisionali.
Nel marzo del 2022 sono entrate in vigore le modifiche apportate alla nostra Costituzione in materia di tutela dell’ambiente. Nei Principi Fondamentali, all’art.9 “… La Repubblica …  tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”, è stato aggiunto “tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali” (compresi i passeracei che nidificano sugli alberi e nei cespugli). Nella parte “Diritti e doveri dei Cittadini”, l’articolo 41 è stato così modificato “L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all'ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. … “. Costituzione alla quale si deve prestare esplicito giuramento, quando, con mandato di rappresentanza, si accede, pro tempore, ad amministrare la cosa pubblica.
Tra i beni, materiali e immateriali, che costituiscono il patrimonio pubblico e collettivo, il verde urbano, pubblico e privato, ne è parte importante. Del verde urbano la componente arborea è la parte più significativa per il suo valore paesaggistico, storico, culturale, sociale e ambientale.
Gli alberi costituiscono un sistema vivente in continua evoluzione che va considerato e rispettato e che richiede una costante attività di monitoraggio, manutenzione, valorizzazione e tutela.
Tale gestione deve tenere in debita considerazione sia la sicurezza dei cittadini sia l'opportunità di mantenere inalterate le capacita bioecologiche, funzionali, paesaggistiche e ornamentali dell’insieme arboreo, rispettando le aspettative, gli interessi e la salute di tutta la collettività.

Firma la Petizione https://chng.it/8K4tkgfzqx

Legambiente Lerici promuove una raccolta firme, direttamente ai nostri gazebo, o a questo link https://chng.it/8K4tkgfzqx per sollecitare l'amministrazione comunale, sulla base del principio di trasparenza e lealtà vrso la cittadinanza, di pronunciarsi, con pubblica assemblea, sullo stato dei cantieri che interessano Lerici e le frazioni, i costi reali sostenuti, le motivazioni, le finalità, i risultati attesi e gli obiettivi di pubblico interesse che sottendono gli interventi in corso

 

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Lerici e le sue spiagge

  • 19/02/2024 Elia De Carlo This e-mail address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it

Nelle politiche attuate per la protezione del territorio, ci sono vari problemi che, da Cittadino interessato ai problemi ambientali/paesaggistici di Lerici, non hanno alcunché di inerente al patrimonio paesaggistico del nostro territorio; anzi, sono tutti fuorché praticabili.
I cittadini hanno diritto a cogliere questo lato del loro territorio, anche l'aspetto più "selvaggio", senza doversene tirare indietro: anche la falesia può essere fonte di arricchimento interiore.
Posso capire che ci sia volontà di salvaguardare i cittadini dai pericoli, ma sono questioni che devono essere risolte con gli enti interessanti. La spiaggia può essere salvaguardata senza essere stravolta totalmente nella sua essenza.
Una salvaguardia completa e soddisfacente, seguendo anche le giuste accortezze, può essere una zona di natura "pura e limpida" sia per i turisti accorati, sia per i cittadini di buon cuore.
Nel profondo possiamo capire che le spiaggette di San Giorgio sono un unicum, da più punti di vista: un paesaggio, oltre ad essere fonte di ricordo, è anche un luogo dove meditare sul nostro presente. Nella pittura cinese, il pittore, quando rappresentava una paesaggio, sentiva un movimento che va dal soggetto all'oggetto: questo si chiama "xing". Questo slancio unisce l'uomo con l'universo vivente circostante. Basta vedere le rappresentazione pittoriche del nostro territorio per vedere quanti artisti sono riusciti a sentire questo intimo slancio.
Ma questo dinamismo, sempre in continuo movimento e mai costante, va mantenuto con una serie analisi del nostro territorio, sia dal punto di vista paesaggistico-culturale sia dal punto di vista scientifico: sia il territorio sia l'uomo devono essere colti nella loro trasformazione reciproca e di comune transfigurazione: una prospettiva "sentimento-paesaggio" fa dialogare l'uomo e la Natura.
Un borgo, per essere borgo, deve essere circondata da una sua zona selvaggia: l'una completa l'altro. Se ci circondassimo solo di cemento, potremmo anche definirci paesone a questo punto, se non la continuazione di una città.
Così, la visione puramente antropocentrica non ci porterà a nulla se non l'abbattimento di ciò che abbiamo più caro e a travolgimenti che coinvolgerà tutto il futuro dei nostri discendenti.

 

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Buon Anno Lerici

  • 01/01/2024 Giovanni Cortelezzi

Lerici è una piccola cittadina un po’ sparpagliata nelle sue frazioni lungo la costa e la collina, in un contesto paesaggistico unico e caratteristico. Una cittadina delicata e fragile negli aspetti che la caratterizzano, che ne costituiscono l’identità, il valore storico, culturale, sociale e quindi economico. Una cittadina storicamente meta di un consistente turismo d’affezione capace di interagire con la comunità locale, una comunità attiva che, sino ad ora, ha saputo accogliere e al contempo preservare la cultura del territorio.
Per le sue proprie particolarità e storia, Lerici ha bisogno, forse più di altri luoghi, di attenzione, cura e una capacità di governo rispettosa e lungimirante in un momento, come questo, di regressione e di grandi sfide.
In 10 anni abbiamo perso più del 10% della popolazione residente, passando da 10435 del 2014 agli attuali 9361 del luglio 2023. Una perdita decisamente superiore al dato regionale -5,19%, e al dato nazionale -2,88% (elaborato da dati ISTAT – Popolazione e famiglie).
L’aspetto più critico è l’indice di vecchiaia (il numero di anziani sopra i 65 anni ogni 100 giovani sotto i 15), indice che per Lerici vale 414 contro una media nazionale di 187 (ISTAT 2022) e l’indice di dipendenza (il rapporto percentuale tra la popolazione in età non attiva (0-14 anni e oltre 64 anni) e la popolazione attiva (15-64 anni)) , percentuale che per Lerici è del 78,7%, ben più alta della media nazionale che è del 57,5%
Una fotografia che rileva una comunità che si sta drammaticamente impoverendo in termini quantitativi e qualitativi e rivela la mancanza o quanto meno l’inefficacia degli indirizzi politici adottati negli ultimi anni.
Curiosando nella sezione “ISTAT - Abitazioni”, dati del 2021, delle 10322 abitazioni a Lerici risultano occupate stabilmente solo 5168, circa la metà. Sempre curiosando nei dati pubblicati dall’ACI, al 31/12/2022 a Lerici risulta un parco circolante di 6020 autovetture, erano 5861 nel 2014, solo 159 auto in più in 10 anni!
I dati giocano un ruolo fondamentale nella pianificazione strategica di un territorio. La raccolta, l’analisi e la loro interpretazione forniscono informazioni fondamentali per comprendere la situazione attuale, individuare le tendenze, prendere decisioni opportune, prevedere scenari e cambiamenti, sviluppare, adattare, rivedere strategie di intervento e pianificazione.
La politica locale, sedotta e distratta da grandi progetti il cui bisogno e fattibilità è ancora tutto da verificare, come la recente richiesta di revisione del “progetto Pontili” da parte del Ministero, si è dimenticata la cura e la manutenzione dell’esistente con perdite enormi in termini di credibilità, reputazione e attrattività: il costo del “non fare”. A questo si aggiunge una progressiva perdita e degrado di luoghi e spazi pubblici - vitali per la vita di relazione - e l’incapacità di creare azioni interlocutorie e collaborative con il sociale, in particolare con quella base più attiva e consapevole che si manifesta nelle associazioni e nei comitati cittadini.
La posta in gioco è molto alta! Sotto la pressione degli effetti causati dal cambiamento climatico e dall’instabilità sociale ed economica in corso ogni errore di valutazione può avere effetti drammatici. Occorre sviluppare la capacità di lavorare insieme in modo sinergico, combinando e sommando competenze, conoscenze e prospettive ed è fondamentale fare emergere l’intelligenza collettiva attraverso processi partecipativi che coinvolgano cittadini, comunità e organizzazioni nella pianificazione, nella progettazione e nello sviluppo di azioni e soluzioni. Occorre anche procedere nella direzione della sostenibilità ambientale, sociale, economica. Lo dobbiamo alle nuove generazioni! Ed è in questa logica che opera il nostro circolo di Legambiente.
Con la nostra attività, cerchiamo, oltre a mantenere un presidio territoriale per la tutela dell’ambiente in cui viviamo, anche di generare/rigenerare i presupposti di una partecipazione attiva e collettiva nella pianificazione e nella gestione della cosa pubblica.
Dalla partecipazione attiva a campagne e progetti nazionali e internazionali come “Puliamo il mondo”, “Save the Bees”, “La Festa dell’Albero”, “Life Terra” ad azioni di Educazione e Formazione con “Didattica all’Aperto” e interventi di educazione civica e ambientale nelle scuole.
Interveniamo sui temi dello sviluppo sostenibile come “Rinnovabili e transizione energetica”, “Rifiuti e Economia circolare”, “rigenerazione urbana”, “Aree Naturali Protette” organizzando conferenze, facendo una informazione di qualità, stimolando la partecipazione ed il coinvolgimento delle persone, delle comunità e delle istituzioni.
Facciamo attività di analisi e denuncia di abusi e illeciti sul ciclo dei rifiuti, sull’abusivismo edilizio, sul consumo di suolo, sull’aggressione e predazione del capitale naturale e dei beni comuni.
Ci siamo da molti anni e, con l’aiuto di tutti, ci saremo anche nel nuovo anno che sta per arrivare.
Buon Anno Lerici

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Aiutaci a raggiungere questi obiettivi! Scarica il modulo di raccolta firme e raccogli adesioni!

Raccolta firme

Scarica la Petizione    Scarica il Modulo di raccolta firme    Collabora   Comunicato Stampa di Legambiente

Per una corretta Gestione del Verde Pubblico e Privato

LEGAMBIENTE Lerici Avvia una raccolta firme a sostegno della seguente petizione:

  • Chiediamo che il Comune di Lerici adotti un Regolamento del Verde e del Paesaggio Urbano redatto in conformità ai principi sanciti dall’articolo 9 della Costituzione, dal DLgs 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio), dal DLgs 152/2006 (Codice dell’Ambiente) dal D.Lgs 10/2013 (Norme per lo sviluppo delle aree verdi urbane ) dalla Convenzione Europea del Paesaggio, e dall’Agenda2030 dell’ONU.
  • Il patrimonio vegetale è una componente strutturale del paesaggio e, come bene comune, va tutelato in relazione all’indiscutibile valore per l’ambiente, la biodiversità, gli ecosistemi. Va tutelato per l’igiene dell’aria, dell’acqua e del suolo, per il benessere delle persone che in questi territori abitano, vivono e lavorano, per le ricadute sociali, ricreative, culturali e didattiche, ed anche economiche come valore intrinseco del nostro territorio.
  • Chiediamo dunque che il Comune di Lerici inserisca il “Piano Comunale del Verde” come strumento strategico nella pianificazione urbanistica locale, per una ampia e corretta attuazione della Dlgs 10/2013, per il disposto costituzionale, per gli impegni presi in sede di Unione Europea e ONU.
  • Chiediamo che i processi progettuali, decisionali e di controllo avvengano con la partecipazione attiva di singoli cittadini, delle parti sociali e dei gruppi di espressione della società civile.

 

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