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Parcheggio alla rotonda di lerici, uno spot elettorale

Leggiamo di idee e proponimenti, esposti con l’enfasi tipica della campagna elettorale, di dotare la Città di Lerici di parcheggi sotterranei un po’ ovunque. Progetti senza una manifesta strategia di riferimento e soprattutto senza alcuna analisi dei reali bisogni dei cittadini e nessuna analisi di prospettiva sulle richieste di mobilità in termini di servizi e di infrastrutture. La pandemia da COVID-19 ha drammaticamente e velocemente cambiato bisogni e abitudini che già premono sugli attuali assetti sociali e economici. Pressione che si amplificherà anche già nel breve periodo. Ne vediamo gli effetti con la didattica a distanza, il lavoro da casa, la mobilità individuale condivisa (auto, scooter, biciclette elettriche, monopattini), pressione che interesserà in modo sempre più evidente anche e forse soprattutto l’assetto urbano (servizi alle persone, negozi e servizi di prossimità, più casa meno ufficio, più natura, più spazio pubblico e luoghi di socialità). Si stanno affacciando, anche nel settore turistico, le nuove generazioni del 2000 che portano valori, modelli e comportamenti nuovi e innovativi. Come prepararci? Ritengo che Lerici abbia innanzitutto bisogno di cura per quello che è e così come è! Una cura che deve partire dagli spazi pubblici e condivisi, che devono essere puliti, gradevoli, fruibili, amabili ed amati. Una cura che deve rispettare e valorizzare la storia dei luoghi e delle persone che la animano, del suo patrimonio culturale della sua capacità di accogliere ed ospitare. Pensare di stravolgere questi luoghi con progetti invasivi, aprire cantieri che popoleranno le strade di camion e betoniere per anni con polvere e rumore, gonfiandosi il petto con le parole e svuotando l’anima dai sentimenti, è fuori dal tempo. Le auto non guardano le vetrine! Riempire il centro cittadino di automobili e soffocare la rada con pontili galleggianti è uno scenario da terminal turistico non da viva, sana e accogliente città costiera. Togliere spazi ai giochi dei bambini, alle amichevoli relazioni degli anziani, alle innumerevoli connessioni sociali che un fresco lungomare generosamente offre è un fallimento sociale ed economico.
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Mascherine usate, cosa farne?

- Giovanni Cortelezzi (19/04/2020)
Qualche giorno fa, nel giretto quotidiano con il mio cane, mi sono imbattuto in un paio di guanti usa e getta, probabilmente persi per strada. Questa mattina invece ho trovato, a lato strada, una mascherina. Prime avvisaglie di un problema che potrebbe essere enorme se non affrontato adeguatamente e per tempo. Stiamo per provare a convivere con il coronavirus, la cosidetta fase 2, una riapertura parziale di attività, uffici, negozzi e di possibile maggiore movimento. In questa nuova situazione, mascherina e guanti usa e getta diventano presidi personali indispensabili per la propria e l'altrui sicurezza e principale azione contro la propagazione dell'infezione. Ne occorrono un miliardo al mese, si stima, un numero impressionante che pone il problema dello smaltimento in sicurezza.
L'Istituto Superiore di Sanità (ISS) da delle indicazioni ben precise in merito alla raccolta e allo smaltimento (vedi i documenti pubblicati RapportoISS COVID-19 n. 3/2020 e il Poster Rifiuti ) dove in pratica si dice che se non si è positivi o in quarantena, mascherine e guanti vanno nell'indiferenziato (secco) messi in due o tre sacchetti, uno dentro l'altro, ben chiusi in modo da garantire il massimo di isolamento. Occorre anche garantire una filiera di gestione dello smaltimento la più corta possibile ed evitare manipolazioni che possono disperdere questo materiale potenzialmente pericoloso. Occorre, da subito, come richiesto da più parti, partire con una campagna di informazione e sensibilizzazione per non vanificare sacrifici e sforzi fin qui fatti.
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Palmaria: la più grande isola della Liguria

Nel 1997, l’isola Palmaria (1,89 Km quadrati), insieme alle altre isole Tino e Tinetto, Porto Venere e le Cinque Terre è stata inserita tra i Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.
Dal 2007 è parte del Parco Naturale Regionale di Porto Venere. E' sito di interesse comunitario, SIC, identificato dalla direttiva Habitat con il preciso scopo di contribuire a salvaguardare la biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali, nonché della flora e della fauna selvatiche nel territorio ed è parte di Rete Natura 2000. E' inserita in un'area di tutela marina per la ricchezza di specie, animali e vegetali e habitat.
Su tutto questo incombe un progetto di "valorizzazione e riqualificazione" tipicamente speculativo volto a sfruttare e degradare un patrimonio naturale, un bene di tutti. Il masterplan presentato a metà maggio di quest'anno vede l'Isola come un panettone da fare a fette. Un Progetto arido, senza sentimento, irripettoso delle identità locali, incapace di dare valore alle dinamiche di rinaturalizzazione, incurante degli aspetti normativi e regolatorio che tutelano l'integrità e la conservazione dell'Isola.
Vedi il masterplan e la relazione tecnico-illustrativa

Questo è lo scenario che si prospetta nel masterplan.
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NonCicchiamoleVia!
Campagna di sensibilizzazione contro l'abbandono e la dispersione dei mozziconi di sigaretta nell'ambiente

L'uso di tabacco non è solo un problema di salute, è anche un grosso problema ambientale
La produzione mondiale di tabacco è stata nel 2016 di 4,9 milioni di tonnellate (dati MIPAAFT 2018), impegnando più di 4 milioni di ettari di terreno agricolo fertile.
La coltivazione di tabacco è generalmente di tipo intensivo, modalità questa che sfrutta al massimo la capacità produttiva del terreno, richiede grandi quantità di acqua per l’irrigazione e l’utilizzo massiccio di fertilizzanti, insetticidi, funghicidi e regolatori della crescita. Sostanze chimiche che avvelenano l’aria, l’acqua, il suolo . La continua ricerca di terreno fertile alimenta il fenomeno della deforestazione con perdita di biodiversità e frammentazione deli habitat, fenomeno in molti casi ulteriormente amplificato dalla necessità di legna- 11,7 milioni di tonnellate (rapporto OMS 2017) - per il processo di essicamento (polimerizzazione) delle foglie. La deforestazione è una delle cause principali dei cambiamenti climatici ed è correlata al degrado del suolo o desertificazione sotto forma di erosione, della perdita di fertilità e produttività del suolo e dell'alterazione dei cicli dell’acqua.
Nella coltivazione del tabacco - rapporto OMS 2017 – vengono sistematicamente usati pesticidi da tempo proibiti nei paesi sviluppati quali il DDT che creano seri problemi alla salute . Questi pesticidi vengono venduti senza nessuna indicazione sulla tossicità, dosaggio e modalità d’uso. Questo si aggiunge alla tossicità stessa della pianta del tabacco: la nicotina viene assorbita per contatto con le foglie bagnate direttamente dalla pelle ed è causa della “Malattia del tabacco verde” - Green Tobacco Sickness (GTS). Nella coltivazione del tabacco viene utilizzato di frequente lavoro minorile con gravi conseguenze sanitarie, sociali ed economiche sia nel breve sia nel lungo perioodo. (HHR dec.2018)
Insomma, i danni del tabacco cominciano ancora prima che diventi sigaretta! Il mercato del tabacco è sostanzialmenmte in mano a pochissime multinazionali che ne governano condizioni e prezzi. Un mercato che vale 764,5 miliardi, estremamente reditizzio, in grado di generare un RoE medio del 60% (Indice di redditività del capitale investito - fonte S&P 2018). In Italia le accise sulle sigarette sono il 77% del costo al pubblico. In italia ci sono 11 milioni di fumatori che spendono complessivamente 20 miliardi all'anno (Eurispes 2017)
Ma quanto costa questo redditizio mercato? L'Organizzazione Mondiale della Sanità, OMS, parla di 7 milioni di morti correlate direttamente al fumo di sigaretta con un costo sul sistema sanitario e produttivo di 1,4 trilioni (un trilione è un miliardo di miliardi)
15 miliardi le sigarette vendute ogni giorno nel mondo, sigarette che provocano ogni anno rifiuti tossici per 0,500 milione di tonnelate. Nelle zone urbane e costiere i mozziconi di sigarette contano, come oggetti raccolti, per il 30-40% di tutta la spazzatura, escludendo i pacchetti e la plastica che li avvolge. L'impatto sull'ambiente è devastante. Il mozzicone è un concentrato di sostanze tossiche, ne basta uno in un litro d'accqua per fare morire un piccolo pesce (vedi la pubblicazione)(e la tavola illustrativa)
La legge italiana nr. 221/2015 entrata definitivamente in vigore il 02/02/2016 prevede sanzioni specifiche per l'abbandono di rifiuti di prodotti da fumo (articolo 40). Il 50% delle sanzioni che possono andare da 60 a 300 euro, rimane ai comuni per essere destinate ad attività e campagne informative.
L'articolo 674 del Codice penale Italiano prevede fino ad 1 mese di arresto per getto pericoloso di cose. Il quadro normativo esiste, basta applicarlo!
Delle oltre 4500 (Hoffman, 1977) sostanze presenti nel fumo e nel tabacco di sigaretta, molte delle quali tossiche, almeno una cinquantina sono sicuramente cancerogene. Molte di queste sostanze derivano dall'uso di pesticidi usati nella coltivazione, altre provengono dagli aditivi usati per migliorare il gusto e la combustione (si arriva a 800 °C). (vedi anche il rapporto ENEA 2010 sull'impatto ambientale delle cicche di sigaretta e la ricerca Tobacco and cigarette butt consumption)
Su tutto questo si innesca la campagna promossa da Legambiente Lerici #NonCicchiamoleVia! La campagna vuole portare l'attenzione e produrre informazione sull'argomento. Esporre, negli esercizi pubblici che aderiscono, una locandina informativa e un decalogo di buone pratiche e suggerimenti per contrastare l'abbandonio e la dispersione dei mozziconi di sigaretta.
SABATO 9 FEBBARIO alle 10:30 nella sala consiliare del Comune di Lerici apertura della campagna contro l'abbandono dei mozziconi di sigaretta e inaugurazione della mstra di disegni fatti dagli studenti della scuola media di Lerici e San Terenzo
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Fondali Puliti 2018
Domenica 27 Maggio, dalle 9:30 alle 13:30 - al Molo di Lerici

Al molo di Lerici, domenica 27 maggio, giornata Europea del Mare (European Maritime Day), allo storico incontro di “Fondali Puliti”, volontari e studenti della scuola media di Lerici e San Terenzo e alcuni ragazzi della comunità “i Numeri Primi” gestita da Serinper, con i ricercatori di CNR-ISMAR e i volontari di Legambiente Lerici che coordineranno le operazioni, procederanno alla documentazione, catalogazione e conteggio del materiale recuperato. Veri “cittadini scienziati” alla difesa dell’ambiente, del mare e alla protezione del nostro patrimonio naturale.
Al pontile del Circolo della Vela ERIX, dalle 9:00 alle 11:00, il semi-sottomarino NEMO, sostenitore del progetto “MarePulito”, offrirà piccoli giri gratuiti agli studenti e ai volontari, che, oltre ai bei fondali, potranno vedere e segnalare eventuali rifiuti in mare.
“MarePulito” , promosso e coordinato da Legambiente Lerici e CNR-ISMAR di Pozzuolo, è un progetto in corso con la scuola meda di Lerici e San Terenzo, che ha portato studenti ed insegnanti ad azioni sul campo, assieme a scienziati e ricercatori, al fine di aumentare la conoscenza e la consapevolezza del grave problema della presenza crescente di rifiuti, specialmente plastica, in ambiente marino.
“Fondali Puliti” storica iniziativa del Circolo Sub Lerici, anche quest’anno raccoglie numerosissime adesioni. Un centinaio di sub, provenienti da diverse regioni d’Italia, coadiuvati da imbarcazioni di appoggio, ripuliranno il fondale antistante il molo. La sezione lericina di LNI, Lega Navale Italiana, che, con il Circolo Sub, ne cura l’organizzazione, in collaborazione con il Comune di Lerici, Circolo della Vela ERIX, CNR-ISMAR, Legambiente Lerici, e altre associazioni locali, offriranno ai partecipanti spaghetti con i muscoli del Golfo. Per l’occasione ACAM Ambiente ha predisposto i contenitori per la corretta raccolta e smaltimento dei rifiuti.
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Palmaria Giardino Botanico
Sabato 10 Marzo 2018, dalle 15:00 alle 20:00 nella Sala Consiliare del Comune di Portovenere

Organizzato da Laboratorio Palmaria, Italia Nostra, Legambiente, Lipu, Grasp the Future, un incontro di studio e proposta per un giardino botanico naturalistico di terra e di mare, un'alternativa ecologica per la tutela della nostra meravigliosa isola. Partecipano all'incontro patriocinato dal Comune di Portovenere Marco Scajola (da confermare) Assessore all’urbanistica Regione Liguria, Matteo Cozzani Sindaco di Portovenere, Vincenzo Tinè (in via di definizione) Sovrintendente regionale ai beni paesaggistici, Elisabetta Piccioni Segretariato ligure Mibact, Stefano Ciafani Direttore Generale Legambiente, Roberto Cuneo presidente regionale ligure Italia Nostra.
Ore 15,00 Benvenuto e Presentazione Laboratorio Palmaria - Sindaco di Portovenere , Matteo Cozzani
Ore 15,15 La Palmaria , Giardino del Golfo
• senso e contenuti delle proposta
• il patrimonio insediativo
• il patrimonio naturalistico
• per un Contratto di Isola, ecologico e partecipato (Introduzione a cura del Laboratorio Palmaria)
Ore 15,45 La corretta gestione di un'Area Marina protetta: il caso di Portofino- verso il parco nazionale - Giorgio Fanciulli Direttore Area Marina protetta Portofino
Ore 16,00 Palmaria, un’isola è un paesaggio strategici per la Liguria, il Golfo,la popolazione - Annalisa Maniglio Calcagno - Professore emerito di Architettura del Paesaggio - Università di Genova
Ore 16,15 L’avifauna della Palmaria : cosa fare (e non fare) per proteggerla - Paolo Canepa, Lipu La Spezia
Ore 16,30 Le Fortificazioni Militari nel Giardino della Palmaria - Saul Carassale, Associazione dalla Parte dei Forti
Ore 16,45 LA Palmaria nel Golfo, Un processo partecipativo, da attivare e propagare - nell’ambiente e nella città del Golfo - Marco Grondacci Giurista ambientale
Ore 17,00 Palmaria e 5 terre, un sistema naturalistico congiunto - Patrizio Scarpellini Direttore Parco Nazionale delle 5 terre
Ore 17,15 I paesaggi delle aree fragili, un sostegno dalla Convenzione Europea del Paesaggio - Christiana Storelli Co-redattrice della Convenzione Europea del Paesaggio - Consiglio d’Europa
Ore 17,45 Tavola rotonda finale:
Oltre la contestazione : il Progetto , l’Alternativa Ecologica del Giardino di Terra e di Mare.- può divenire una strategia vincente?
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Creare Lavoro e guadagnarci in Salute

Andare in bicicletta fa bene al cuore, alle ginocchia, ai glutei, alla schiena, alla cellulite. La bici brucia grassi, non benzina. (e per i maschietti: attenzione alla sella!). La bicicletta crea lavoro e posti di lavoro: meccanici, manutentori, venditori, accompagnatori, consegne a domicilio, osterie ecc.
LEGAMBIENTE ha misurato il valore economico del "sistema bicicletta", in termini sia di fatturato che di risparmi, in oltre 4 miliardi di Euro:
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Euro 1.161.540.000 mercato bici, componentistica, accessori, riparazioni
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Euro 1.054.059.446 benefici sanitari legati ad attività fisica e a conseguente riduzione sedentarietà
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Euro 960.000.000 benefici sanitari e sociali per i bambini
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Euro 193.180.000 benefici derivanti dalla riduzione dell'assenteismo sui luoghi di lavoro
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Euro 94.391.611 riduzione dei costi ambientali dei gas serra
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Euro 428.000.000 riduzione dei costi sociali dei gas serra
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Euro 18.266.921 miglioramento della qualità dell'aria
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Euro 12.840.000 contenimento dei danni sanitari causati dal rumore
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Euro 127.309.788 risparmio di carburant
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Euro 107.000.000 contenimento costi delle infrastrutture e dell'artificializzazione del territorio
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Navigazione nel Golfo dei Poeti
Tariffa agevolata per i residenti in provincia di Spezia

Anche quest'anno la Cooperativa Navigazione Golfo dei Poeti attua, per i residenti nella provincia di La Spezia, tariffe agevolate sulla tratta La Spezia – Porto Venere, La Spezia – Palmaria, Lerici - Porto Venere, senza nessun onere per le amministrazioni pubbliche.
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La Spezia - Porto Venere 5 Euro Andata e Ritorno
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La Spezia - Palmaria 9 Euro Andata e ritorno
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Lerici - Porto Venere 8 Euro Andata e Ritorno
>>> Guarda gli orari >>>
Interessante e condivisibile l'iniziativa che però mette in evidenza come Lerici e i suoi borghi, non vengano considerati destinazione di flussi turistici organizzati. Arrivando via mare il borgo e il paesaggio collinare si presenta suggestivo (e fotografabile), molto più del viaggio traballante e sofferente (e delle visioni lungo la SP 331, p.e. il social house di Muggiano, ex mobilificio Maggiani ), che offre l'autobus o il viaggio in auto. La tratta via mare Lerici-La Spezia integrata nel piano di mobilità casa-lavoro /casa scuola aprirebbe orizzonti nuovi di efficenza e gradevolezza. Transiti serali potrebbero alimentare iniziative vivificanti le noiose serate fuori stagione, stimolando progettiualità e iniziative. Insomma dai, sosteniamo la proposta!
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Collaborazione? Cooperazione? Comunità?

ViViLerici è un progetto del 2009 - In questi anni ho cercato di tenere vivo, in qualche modo, il sito, pubblicando quello che potevo, divertendomi (non lo nego) ma il più delle volte rubando tempo al lavoro e allo svago. Da più di un anno non pubblico più niente. L'idea iniziale di creare una comunità, rappresentativa e caratterizzata, della società lericina si è arenata in mille difficoltà e incomprensioni. Rilancio l'appello (con una certa leggerezza e umiltà): a qualcuno interessa formare una piccola redazione capace di raccogliere le istanze, i segni, le relazioni del nostro comune Comune?
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Last Updated on Friday, 25 November 2016 08:57 |
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Punta Santa Teresa, quale futuro?

Da più di un anno, da quando è stato recesso il contratto con il Centro Velico Caprera, il sito, in concessione alla Scuola di Vela Santa Teresa Srl, partecipata al 54% dal Comune di Lerici, è abbandonato a se stesso. Punta Santa Teresa con Punta Calandrello racchiude una incantevole insenatura a ridosso del varco di levante del golfo di Spezia, fronte a terra della testata della diga foranea oggetto di progetti di insediamento turistico ricreativo di ampia portata. (progetto di riqualificazione della diga foranea). Il sito è presente in un ulteriore progetto di 'riqualificazione' che interessa il comune e la provincia di La Spezia (www.investlaspezia.it). Area pubblica, in parte demanio militare, censita nel piano regolatore del Comune di Lerici (Ambito PA.1) e soggetta a vincoli ambientali e paesagistici (sblocca Italia permettendo), offre, oltre al centro ricettivo della , con circa 54 posti letto in camerata, altri due piccoli manufatti e la notevole struttura della Batteria del Forte basso tutt'ora completamente inutilizzata. La piccola baia di Santa Teresa fa da cuscinetto e da perno tra la zona industriale dei cantieri del Muggiano, le infrastrutture dell'industria del turismo della Baia Blù, il sito di Pertusola (sito altamente inquinato da piombo, arsenico e idrocarburi) e la triste collina di Pitelli devastata dalle discariche. La baia di Santa Teresa rimane una delle poche e storiche mete e punto di accesso al mare degli abitanti di Spezia, del Muggiano, di Ruffino, S.Bartolomeo, Pitelli, Pozzuolo.
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