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Lerici - allagamento di piazza garibaldi

Verso la creazione di un piano di regimentazione e convogliamento delle acque meteoriche

Le piogge autunnali, le cui intensità e concentrazione stanno subendo un incremento significativo, provocano negli ultimi anni allagamenti ripetuti nelle zone più basse del paese. Alcune delle cause del fenomeno sono state più volte mostrate dalle associazioni ambientaliste, anche se una piccola ripetizione può sempre giovare per ricordare gli effetti dell’impermeabilizzazione dei suoli, della commistione fra fogne bianche e fogne nere, degli ostacoli al deflusso delle acque, persino della scarsa attenzione alla toponomastica. Un problema ulteriore, purtroppo assai poco considerato, è la mancata realizzazione di opere idrauliche connesse all’asfaltatura della strada per la Rocchetta. La contropendenza della carreggiata e l’occlusione delle canalette laterali di scolo (solo in minima parte liberate dall’intervento di un gruppo di generosi volontari) trasformano la strada, in caso di piogge copiose, in un affluente del Carbognano, sottraendo le acque al loro naturale impluvio sul Redarca. Si annulla così la favorevole situazione orografica che vedrebbe la parte vecchia di Lerici ricevere le acque da un bacino di meno di 1 kmq di superficie con un’altitudine massima di poco più di 200 metri. Per un confronto, il bacino idrografico di Vernazza è di 4 kmq con un’altitudine massima di 800 metri. La mancanza di opere idrauliche sulla strada provoca perciò un raddoppio del carico pluviale sul bacino del Carbognano. Siamo perfettamente coscienti delle difficoltà economiche che attanagliano l’Italia e, in particolare, gli enti locali, tuttavia ricordiamo ancora una volta che i soldi spesi per la prevenzione si risparmiano con gli interessi nel momento del danno conclamato. (Legambiente circolo di Lerici)

 

Guarda i dati sulle precipitazioni nel periodo 18/09 17/10/2013 rilevate  della stazione ARPAL del monte Rocchetta

Titolo II del Nuovo codice della strada - DELLA COSTRUZIONE E TUTELA DELLE STRADE - in particolare gli articoli:

Art. 31 Manutenzione delle ripe, Art. 32 Condotta delle acque, Art. 33 Canali artificiali e manufatti sui medesimi 

(se si ha voglia) Si veda anche il Codice Civile sezione IX - Delle Acque   In particolare gli articoli 913, 915, 916, 917, 1090, 1091 relativi allo scolo delle acque, alla riparazione delle sponde ed argini, alla rimozione degli ingombri, alla manutenzione dei canali

ISPRA - Documenti rischio idraulico