Punta Santa Teresa, quale futuro?

Da più di un anno, da quando è stato recesso il contratto con il Centro Velico Caprera, il sito, in concessione alla Scuola di Vela Santa Teresa Srl, partecipata al 54% dal Comune di Lerici, è abbandonato a se stesso. Punta Santa Teresa con Punta Calandrello racchiude una incantevole insenatura a ridosso del varco di levante del golfo di Spezia, fronte a terra della testata della diga foranea oggetto di progetti di insediamento turistico ricreativo di ampia portata. (progetto di riqualificazione della diga foranea). Il sito è presente in un ulteriore progetto di 'riqualificazione' che interessa il comune e la provincia di La Spezia (www.investlaspezia.it). Area pubblica, in parte demanio militare, censita nel piano regolatore del Comune di Lerici (Ambito PA.1) e soggetta a vincoli ambientali e paesagistici (sblocca Italia permettendo), offre, oltre al centro ricettivo della Scuola di Vela Santa Teresa, con circa 54 posti letto in camerata, altri due piccoli manufatti e la notevole struttura della Batteria del Forte basso tutt'ora completamente inutilizzata. La piccola baia di Santa Teresa fa da cuscinetto e da perno tra la zona industriale dei cantieri del Muggiano, le infrastrutture dell'industria del turismo della Baia Blù, il sito di  Pertusola (sito altamente inquinato da piombo, arsenico e idrocarburi) e la triste collina di Pitelli devastata dalle discariche. La baia di Santa Teresa rimane una delle poche e storiche mete e punto di accesso al mare degli abitanti di Spezia, del Muggiano, di Ruffino, S.Bartolomeo, Pitelli, Pozzuolo.

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