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Comunità energetiche rinnovabili per l’autosufficenza energetica del nostro territorio

  • Giovanni Cortelezzi 10/05/2022

Avere intrapreso la strada della neutralità energetica  per l’abbandono delle fonti fossili ci pone, come Unione Europea, primi al mondo in un percorso difficile e complesso quanto necessario e possibile. Uno sforzo collettivo che pone anche noi, nel nostro piccolo territorio, nonostante il violento ingresso sulla scena europea del massimo concorrente sociale ed economico costituito dalla  guerra, davanti all’obiettivo dell'autonomia energetica. Obiettivo ambizioso che richiede innanzi tutto una precisa ed esplicita volontà politica di tutte le amministrazioni, comunali, provinciali, regionali nel costruire una strategia comune e coerente con gli impegni presi e condivisi a livello di Unione e la partecipazione attiva e consapevole dei cittadini, del mondo delle imprese, degli enti, pubblici e privati, del terzo settore e delle associazioni.
Si tratta di un percorso verso il cambiamento radicale nelle modalità di produzione, distribuzione e consumo dell’energia che prevede il passaggio da un modello di produzione centralizzato a un modello fortemente decentralizzato, la trasformazione della distribuzione con reti adatte a gestire efficacemente produzione e consumo (le c.d. smart grid), la creazione di comunità capaci di produrre e gestire energia prodotta in modo sostenibile da fonti rinnovabili.
 Una trasformazione che produce  un evidente risparmio economico  non essendo più vincolati alla disponibilità ed ai costi dei vari combustibili fossili, una riduzione sostanziale di inquinanti che si traduce in un miglioramento della salute pubblica ed ambientale, la creazione di nuove competenze, di lavoro pulito e qualificato attraverso l'uso di tecnologie innovative e nuovi modelli gestionali.
 Il nostro Paese con la pubblicazione del DL 199 del 30/11/2021 completa il percorso di attuazione della direttiva europea sulle energie rinnovabili. Su questo processo di trasformazione, che mira a coprire attraverso le comunità energetiche il 30% dell'obiettivo climatico entro il 2030, Legambiente è presente e attiva sia a livello nazionale che territoriale
E proprio in riferimento alla nostra realtà locale i circoli provinciali di Legambiente propongono una strategia territoriale che miri alla creazione di un distretto delle energie rinnovabili, in grado di coinvolgere i cittadini e tutti i portatori d'interesse compreso i grandi operatori come ENEL, centri di ricerca come ENEA e CNR capaci di portare conoscenza e sperimentazione in particolare sui sistemi di accumulo, attività produttive e commerciali, il mondo dell'associazionismo, le istituzioni locali legati tra loro dalle comunità energetiche rinnovabili, vere protagoniste della transizione energetica.