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Lerici lungomare Vassallo

La Sovraintendenza sospende il taglio dei pini sul lungomare

  • Giovanni Cortelezzi 02/12/2022

Da alcuni giorni gira voce dell’imminente abbattimento di 9 (NOVE) conifere che caratterizzano il lungomare lericino tra i due pontili. Si apprende che l’abbattimento sarebbe funzionale ad un ipotetico quanto sconosciuto progetto di riassetto dei giardini pubblici di Lerici. Nella relazione agronomica di questo progetto definito “Manutenzione straordinaria del lungomare Vassallo” (relazione del 10/10/2022) si fa riferimento ad un altro ipotetico quanto altrettanto sconosciuto progetto di “riqualificazione architettonica dei giardini” che prevede l’abbattimento delle nove conifere d’alto fusto per fare posto a un secondo “parco giochi” a prescindere dallo stato di salute e stabilità delle piante.

Un provvidenziale quanto repentino intervento della Sovraintendenza - l’area interessata è soggetta a vincolo paesaggistico di insieme - ha immediatamente bloccato i lavori di taglio, chiesto ragguagli sulla consistenza dei progetti e la predisposizione di una indagine strumentale sulla stabilità delle piante interessate (nella relazione agronomica la valutazione era stata fatta “ad occhio”).

Tra gli alberi destinati all’abbattimento è compreso il magnifico cipresso esotico, esemplare segnalato al Ministero come albero monumentale, figura centrale del piccolo “bosco urbano” che separa il passeggio lungomare dal parcheggio delle moto.

Proprio nel marzo di quest’anno sono entrate in vigore le modifiche apportate alla nostra Costituzione in materia di tutela dell’ambiente. Nei Principi Fondamentali, all’art.9 “… La Repubblica …  tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”, è stato aggiunto “tutela l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali” (compresi i passeracei che nidificano sugli alberi e nei cespugli). Nella parte “Diritti e doveri dei Cittadini”, l’articolo 41 è stato così modificato “L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all'ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. … “. Costituzione alla quale si deve prestare esplicito giuramento, quando, con mandato di rappresentanza, si accede, pro tempore, ad amministrare la cosa pubblica.
Tra i beni, materiali e immateriali, che costituiscono il patrimonio pubblico e collettivo, il verde urbano, pubblico e privato, ne è parte importante. Del verde urbano la componente arborea è la parte più significativa per il suo valore paesaggistico, storico, culturale, sociale e ambientale.
Gli alberi costituiscono un sistema vivente in continua evoluzione che va considerato e rispettato e che richiede una costante attività di monitoraggio, manutenzione, valorizzazione e tutela.
Tale gestione deve tenere in debita considerazione sia la sicurezza dei cittadini sia l'opportunità di mantenere inalterate le capacita bioecologiche, funzionali, paesaggistiche e ornamentali dell’insieme arboreo, rispettando le aspettative, gli interessi e la salute di tutta la collettività.
Questo ultimo fatto mette in luce, nel migliore dei casi, scarse sensibilità e cultura nella gestione del verde pubblico. Per questo LEGAMBIENTE Lerici ha iniziato una raccolta di firme con la quale si chiede al Comune di dotarsi di un Piano Comunale del Verde come strumento strategico e di un Regolamento del Verde come strumento operativo in modo da dare una ampia e corretta attuazione al disposto normativo e legislativo nazionale. LEGAMBIENTE Lerici chiede anche che tali processi, progettuali, decisionali e di controllo avvengano in modo trasparente e con la più ampia e attiva partecipazione dei cittadini, delle parti sociali, delle associazioni.